Intervista al partner «Avvertiamo una carenza di tecnici specializ-zati – occorre un cambiamento di mentalità»
Intervista al partner «Avvertiamo una carenza di tecnici specializ-zati – occorre un cambiamento di mentalità»
Dominic Senn è Direttore di Müller + Hänni AG e partner specializzato Hoval da undici anni. Intervistato da Hoval, il 47enne tecnico edile racconta quali sono attualmente gli aspetti settore che più lo affascinano.
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Signor Senn, come è entrato in contatto con il settore HVAC? Che cosa ha attirato il suo interesse?
Ed è sempre a favore di «un hobby per lavoro»?
Che cosa caratterizza la sua azienda – quali sono le vostre competenze specifiche?
Noi non vogliamo essere venditori ma esperti.
Lei ha toccato la questione dei «dipendenti professionisti». Dato che vi occupate anche di formare apprendisti, avete notato una carenza di tecnici specializzati?
Il settore è cambiato da quando è iniziata la sua carriera? In caso affermativo, in che misura è cambiato nel concreto? Lo giudica positivamente o negativamente?
E la consapevolezza dei proprietari di immobili?
Occorre anche formare un numero sufficiente di lavoratori nell’ambito delle professioni artigianali per poter affrontare la transizione energetica.
Da quando collabora con Hoval Svizzera? Come è arrivato all’azienda?
Come si trova a collaborare con Hoval? Quali esperienze o sfide le sono rimaste particolarmente impresse?
Apprezzo molto che sia possibile mantenere una partnership con Hoval. Per esempio, ci viene chiesto regolarmente che cosa pensiamo dei prodotti o se c’è un margine di miglioramento. Insieme realizziamo anche impianti-prototipo, sviluppandoli ulteriormente con l’aiuto di esperti. Una partnership è questo per me: percepire la reciprocità, essere alla pari dell’altro e generare qualcosa a partire da questo.
Naturalmente c’è anche una storia personale dietro a tutto ciò, se posso dire: da apprendista ho installato i suoi prodotti e oggi posso contribuire a svilupparli. Questo mi rende molto felice.
In particolare, mi tornano in mente gli impianti installati insieme. E poiché ogni progetto è una nuova sfida, riesco a ricordare ogni singola installazione, spaziando da impianti installati su navi a progetti in cui nessuno credeva. Alla fine ce l’abbiamo sempre fatta insieme.
Dove ritiene che risiedano i vantaggi concreti di una collaborazione con Hoval?
Hoval è ancora un’azienda a conduzione familiare, come la nostra – e questo si vede. Ci dedica il giusto tempo e ascolta i nostri feedback.
Hoval desidera fornire prodotti di prima qualità e noi vogliamo che i nostri clienti siano soddisfatti di questi sistemi e delle conoscenze. Alla fine le nostre strade coincidono.
Se riusciamo a utilizzare le risorse della natura e poi a restituirle, allora avremo realizzato l’innovazione con successo.
Dove si nota di più la componente familiare di Hoval?
Avete già potuto beneficiare del vostro status di partner (PartnerClub Hoval), per esempio attraverso un contatto più stretto con Hoval o il riscatto di premi?
Hoval si impegna ad assumersi la propria responsabilità per l’energia e l’ambiente. Condivide questa visione e in che modo possiamo assumerci concretamente questa responsabilità insieme a voi?
Come vede il settore tra dieci anni? Dal suo punto di vista, quali sono le sfide che dovranno affrontare i produttori, gli installatori e i progettisti?
Dal suo punto di vista, quale innovazione è ancora necessaria nel settore HVAC?
Dal mio punto di vista, molto è già stato sviluppato. È importante che in futuro si tenga conto anche dell’intero ciclo – dallo sviluppo all’utilizzo dell’energia fino allo smaltimento. In tal senso c’è ancora molto potenziale da sviluppare.
Io sono dell’idea che se riusciamo a utilizzare le risorse della natura e poi a restituirle, allora avremo realizzato l’innovazione con successo.
Supponiamo che lei sia un privato, proprietario di immobili: quale sistema di riscalda-mento e climatizzazione sceglierebbe privatamente – e perché?
• un impianto fotovoltaico
• una pompa di calore aria/acqua Belaria pro comfort comprensiva di comando con HovalConnect ed EnergyManager PV smart
• in associazione a un raffrescamento con accumulo di freddo
Come valuta personalmente il MoPEC 2014?
Il MoPEC è un ottimo punto di partenza per abbattere le emissioni di CO2. Occorre tuttavia integrarlo per poter combinare tutte le componenti fra loro. Oggi, in particolare, gli impianti di riscaldamento sono soggetti alla legge. Isolamento termico, consumo proprio e fotovoltaico sono aspetti da prendere in considerazione per un sistema ottimizzato. Sono invece state definite alcune misure per queste singole componenti senza un coordinamento specifico.
«Armonizzare» è la parola-chiave: dal mio punto di vista, sarebbe anche molto utile se le leggi in materia di energia fossero approvate nel loro insieme invece di avere più normative singole, ridotte e specifiche per Cantone.
La Svizzera può ridurre di oltre il 76% le proprie emissioni, ma ciò richiede modelli armonizzati. Solo così possiamo parlare tutti della stessa cosa e raggiungere un obiettivo insieme.
Signor Senn, la ringraziamo di cuore per l’interessante conversazione!
C’è anche una storia personale dietro a tutto ciò, se posso dire: da apprendista ho installato i suoi prodotti e oggi posso contribuire a svilupparli.