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Due nuove direttive sull’acqua potabile – cosa devono sapere i professionisti

Due nuove direttive sull’acqua potabile – cosa devono sapere i professionisti

Di recente sono entrate in vigore due nuove direttive per la progettazione e l’esecuzione di sistemi per acqua potabile, che sono il risultato delle attuali conoscenze scientifiche relative all’igiene dell’acqua potabile.

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Le due nuove direttive pongono l’accento sulla prevenzione delle legionelle sia nell’acqua calda sia in quella fredda. 

Di seguito riportiamo le prescrizioni principali della nuova direttiva SSIGA W3/C3 «Igiene negli impianti di acqua potabile» e della nuova norma SIA 385/1 «Impianti per l’acqua calda sanitaria negli edifici». Ulteriori dettagli sono contenuti nelle relative direttive generali. Alla fine del testo sono riportate le fonti d’acquisto.

SSIGA W3/C3

La nuova direttiva W3/C3 della Società svizzera dell’industria del gas e delle acque (SSIGA) è in vigore dal 1° settembre 2020. Contiene prescrizioni dettagliate per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio di impianti di produzione di acqua calda ed è destinata a progettisti e installatori, ma anche a proprietari e gestori d’impianti. La nuova direttiva affronta vari temi come la scelta del materiale, la messa in funzione e la consegna dell’impianto di acqua potabile, fino alla gestione e al controllo autonomo. Per progettisti e installatori, uno dei punti centrali è la definizione obbligatoria delle temperature. La nuova norma prescrive:

 

Con condutture mantenute in temperatura calda:

  • Temperatura minima di 60 °C all’uscita dello scaldacqua 
  • Nella circolazione di ritorno deve esservi una temperatura minima di 55 °C

 

Senza condutture mantenute in temperatura calda:

  • Temperatura minima di 55 °C all’uscita dello scaldacqua 
  • Nella circolazione di ritorno deve esservi una temperatura minima di 50 °C

 

Inoltre la temperatura dell’acqua fredda non può superare i 25 °C.

 

La nuova direttiva SSIGA riguarda anche l’energia ottenuta da impianti solari, che non deve più essere accumulata in accumulatori di preriscaldamento dell’acqua potabile, dove possono esservi temperature inferiori a 50 °C durante il periodo di transizione e in inverno. Ora l’energia solare deve essere inviata ad un accumulatore per il riscaldamento. Lo stesso vale per il calore residuo proveniente da impianti di refrigerazione.

SIA 385/1

La nuova norma 385/1 della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) è in vigore dal novembre 2020. Si concentra principalmente sulla progettazione di impianti di acqua potabile e regolamenta diversi settori in modo nuovo rispetto alla precedente edizione del 2011. Anche in questo caso, tuttavia, l’attenzione si concentra sull’igiene dell’acqua potabile e dunque sulle temperature obbligatorie per acqua calda e fredda. Secondo la norma, i valori seguenti devono essere rispettati nonché calcolati dal progettista in base alle perdite di calore.

Negli impianti con mantenimento della temperatura calda (pompa di circolazione o nastro riscaldante):

  • Punto di prelievo: minimo 50 °C 
  • Circolazione di ritorno: minimo 55 °C per condotta
  • in condizioni igienicamente ottimali 52 °C 


Uscita dallo scaldacqua: variabile – la temperatura deve essere tale che, nonostante le perdite di calore, sia mantenuto il valore per la circolazione di ritorno, ma tale che sia con certezza superiore alla temperatura della circolazione di ritorno prescritta. Con una temperatura della circolazione di ritorno ridotta, la temperatura di uscita deve essere di almeno 55 °C.

I valori sono validi sia per accumulatori di acqua calda che per stazioni di preparazione istantanea di acqua sanitaria.

 

Negli impianti senza mantenimento della temperatura calda (senza pompa di circolazione o nastro riscaldante):

  • Punto di prelievo: minimo 50 °C 
  • Uscita dallo scaldacqua: 55 °C
  • in stazioni di preparazione istantanea di acqua sanitaria 52 °C


Volume di preriscaldamento negli impianti solari o recupero del calore:
è necessaria una disinfezione mensile ad almeno 60 °C se

  • il volume di acqua potabile è superiore di 1,5 volte al fabbisogno giornaliero di acqua calda sanitaria 
  • l’impianto solare è dimensionato in modo tale per cui da marzo a ottobre non viene raggiunta la temperatura minima di 50 °C

Inoltre, le tubazioni dell’acqua fredda nei tratti montanti devono essere posate separatamente in modo che la temperatura dell’acqua non superi i 25 °C.

 

Le direttive generali – un must per i professionisti

Le due nuove direttive servono principalmente a garantire l’igiene dell’acqua potabile. I parametri in esse regolamentati rappresentano una ponderazione equilibrata tra efficienza energetica e sicurezza igienica e definiscono – oltre alle temperature obbligatorie – numerosi aspetti vincolanti sia per gli architetti e i progettisti, sia per gli installatori. Ma sono chiamati in causa anche proprietari di edifici e gestori degli impianti. Per poter avere un quadro completo, vi consigliamo di ordinare le direttive generali presso i rispettivi editori.

 

La direttiva SSIGA W3/C3 può essere ordinata all’indirizzo qui
Il prezzo è di CHF 225.–, per i soci SSIGA CHF 150.–.

 

La norma SIA 385/1 può essere ordinata all’indirizzo qui
Il prezzo è di CHF 130.–.