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Centro di calcolo Svizzera orientale: soluzione sostenibile grazie al raffrescamento libero e adiabatico di Hoval

Centro di calcolo Svizzera orientale, Cantone Appenzello Esterno, Svizzera

Centro di calcolo Svizzera orientale: soluzione sostenibile grazie al raffrescamento libero e adiabatico di Hoval

Centro di calcolo Svizzera orientale, Cantone Appenzello Esterno, Svizzera

RZO AG gestisce a Gais non solo il data center più sicuro, ma anche il più efficiente dal punto di vista energetico della regione. L'azienda si affida a una soluzione di Hoval per raffreddare la sua delicata infrastruttura IT.

  • Centro di calcolo
  • Nuovo edificio

Nel bel mezzo dell’Appenzello, in contrasto con lo sfondo pittoresco del paesaggio si distingue un edificio nero a forma di cubo. Si tratta del Centro di calcolo della Svizzera orientale (RZO) che mette a disposizione delle aziende, delle istituzioni pubbliche e delle società di servizi un’area di 900 m2 in cui affidare a mani competenti la propria infrastruttura informatica. Con una disponibilità del 99,998%, l’azienda RZO soddisfa la classificazione Tier 4 dell’Uptime Institute, considerata lo standard di riferimento per la disponibilità dei data center. Accedendo a quest’area ci si rende subito conto del vasto concetto di sicurezza: videosorveglianza continua, controllo accessi biometrico e camera di compensazione per il personale fanno sì che il centro di calcolo assomigli a un caveau sotto stretta sorveglianza.

L’azienda RZO AG gestisce a Gais non solo il centro di calcolo più sicuro della regione ma anche quello più efficiente sotto l’aspetto energetico.

Protezione di componenti IT sensibili

Accumulatori, server, elementi di rete: per motivi di sicurezza, i componenti necessari al funzionamento sono generalmente più di uno. Durante il funzionamento generano una considerevole quantità di calore – fatto che deve essere preso in considerazione fin dalle prime fasi di progettazione di un centro di calcolo, come sottolinea Jan Isenegger, Operations Manager presso RZO: «Solo Hoval è riuscita a soddisfare la nostra esigenza di sfruttare il principio del raffrescamento libero per tutto l’anno, ovvero di fare completamente a meno di compressori o refrigeranti.» La soluzione a Gais consiste in 10 sistemi compatti ServeCool di Hoval che utilizzano il raffrescamento libero e adiabatico per climatizzare il centro di calcolo in base al fabbisogno. Ciò è possibile in quanto garantiscono una temperatura e un livello di umidità costanti proteggendo, in modo affidabile, i componenti informatici sensibili. «Il raffrescamento è parte integrante del concetto di sicurezza di un centro di calcolo» sottolinea Stefan Kuch, Segment Manager dei centri di calcolo presso Hoval. «Nell’improbabile eventualità che un modulo si guasti, gli altri subentrano per fornire il carico di raffreddamento.» Basta uno sguardo all’interno per riscontrare che la separazione dei flussi d’aria nel doppio scambiatore di calore a piastre ad alta efficienza non solo protegge la sensibile infrastruttura IT dall’umidità ma anche dalla polvere e dallo sporco. Con il raffrescamento libero, ServeCool aspira l’aria fredda esterna che fluisce attraverso i due scambiatori di calore a piastre a flusso incrociato, raffresca indirettamente il flusso di aria in entrata e viene poi scaricata all’esterno.
Solo Hoval è riuscita a soddisfare la nostra esigenza di sfruttare il principio del raffrescamento libero per tutto l’anno.

Raffrescamento adiabatico con acqua piovana

Grazie alla sua posizione a quasi 1000 metri sul livello del mare, le temperature dell’aria esterna a Gais sono piuttosto fresche tutto l’anno – condizione che ha un effetto estremamente positivo sul bilancio energetico del centro di calcolo. Tuttavia, anche nelle giornate più calde risparmiare le risorse per il raffrescamento è possibile poiché i moduli ServeCool attivano automaticamente il sistema adiabatico. Nel raffrescamento adiabatico – noto anche come «raffrescamento evaporativo» – per ridurre ulteriormente la temperatura dell’aria in entrata e aumentare la potenza di raffrescamento, nel circuito dell’aria esterna si sfrutta anche l’acqua piovana disponibile. L’acqua viene incanalata nel flusso dell’aria esterna tramite degli ugelli, come nelle docce. Grazie alla sua bassa conduttività, l’acqua piovana che può essere accumulata in una cisterna risulta essere il mezzo ideale per il raffrescamento adiabatico. 

Ingombro minimo, massima flessibilità

Lo spazio in un centro di calcolo è prezioso e va sfruttato al meglio: un ulteriore argomento a favore dei sistemi compatti ServeCool, caratterizzati da un ingombro di soli 14 m². Inoltre, ServeCool vanta una struttura modulare, come sottolinea Stefan Kuch: «È possibile ampliare le prestazioni del sistema in qualsiasi momento allineando più moduli in maniera flessibile. Ciò garantisce flessibilità per il futuro nel caso in cui la potenza di raffrescamento richiesta nel centro di calcolo dovesse aumentare.» 

Sostenibilità a tutti i livelli

Per il proprio fabbisogno all’interno dell’edificio, il centro di calcolo sfrutta il calore residuo generato durante il raffrescamento, di cui beneficia anche il vicino caseificio alpino di Gais, come spiega Jan Isenegger: «Il caseificio è collegato a noi tramite una rete di teleriscaldamento a corto raggio e usufruisce di parte del nostro calore residuo per pastorizzare il latte.» L’utilizzo del calore residuo consente di risparmiare ogni anno ben 1 500 000 kWh, pari a circa 70 000 m³ di gas naturale o 360 000 kg di CO2. Ma chi crede che il raffrescamento e l’utilizzo mirato del calore residuo siano gli unici aspetti su cui l’azienda RZO si concentra in termini di sostenibilità si sbaglia: i pannelli fotovoltaici, applicati tutt’attorno all’intero edificio, sono visibili da lontano non appena ci si avvicina al sito. «Il valore di Power Usage Effectiveness pari a 1,15 conferma la nostra gestione efficiente sotto l’aspetto energetico del centro di calcolo di Gais» riferisce con orgoglio Jan Isenegger.
Utilizzando il calore residuo si possono risparmiare ben 1 500 000 kWh all’anno, pari a circa 70 000 m³ di gas naturale o 360 000 kg di CO2.

Regolazione e servizio di assistenza convincenti

Ogni singolo modulo ServeCool installato è dotato della regolazione necessaria per il funzionamento. «Grazie all’interfaccia utente grafica – in breve GUI – posso monitorare in qualsiasi momento il raffrescamento del centro di calcolo, anche tramite il mio browser web. Apprezzo il fatto che la visualizzazione sia semplice e intuitiva da utilizzare» afferma Jan Isenegger sottolineando la facilità d’uso. Inoltre, anche per quanto riguarda l’assistenza continua, con Hoval si ha la sensazione di essere sempre in buone mani. «È emerso che i moduli ServeCool sono efficienti sotto l’aspetto energetico, richiedono poca manutenzione e si distinguono per una semplice assistenza grazie ai componenti facilmente accessibili» riassume Jan Isenegger. «La nostra soluzione per il raffrescamento libero e adiabatico funziona stabilmente e i miei referenti Hoval sono sempre a disposizione per qualsiasi evenienza.»  

Crediti fotografici: Centro di calcolo Svizzera orientale